Qual è la prima cosa che vi viene in mente quando pensate alla vostra amata tazzina di espresso? Senza dubbio per molti la risposta sarà l’aroma: non un semplice odore, quanto una fragranza unica e inconfondibile che si sprigiona dal caffè tostato, sia esso in grani o macinato. Purtroppo l’aroma è una qualità dalla durata breve se non si preserva il prodotto al meglio, ecco perché in molti si chiedono se, nella stagione estiva, conservare il caffè macinato in frigo sia il metodo più corretto.
La “regola del 2”
Quando il chicco viene sottoposto a tostatura, aumenta di volume e diventa più poroso e penetrabile dall’aria e dall’umidità; inoltre gli oli aromatici, rilasciati grazie al processo di tostatura, con l’aria tendono ad ossidare rapidamente. Inutile e anzi dannoso aggiungere nel caffè una buccia di mela, il tappo di sughero o altri elementi che dovrebbero preservarne l’umidità, poiché rischiano di contaminare il caffè: gli aromi sono volatili, si disperdono nell’aria, e i grassi superficiali sono dei potenti catalizzatori di odori.
Una delle regole più semplici per farsi un’idea di come il caffè possa cambiare velocemente le proprie caratteristiche è la cosiddetta “regola del 2”: il 50% degli aromi del caffè in grani degrada in 2 giorni, il 50% di quello macinato degrada in 2 ore, nell’espresso in tazzina il 50% degrada in 2 minuti.
Temperatura e conservazione
Il luogo migliore per conservare il caffè è il famoso “luogo fresco e asciutto” ossia una credenza o un pensile della cucina, lontano dal forno o dal motore del frigorifero e dove non batta il sole. No anche ai barattoli trasparenti, perché la luce catalizza il processo di irrancidimento. Il troppo caldo inacidisce il caffè, tanto quanto il troppo freddo blocca la parte grassa contenente gli aromi.
Conservare il caffè in frigo: una leggenda urbana?
Dopo quanto appena detto, sarà chiaro come la conservazione del caffè in frigo sia una pratica sbagliata e nociva per l’aroma del caffè: il frigo contiene altri cibi e per questo è ricco di odori che possono impregnare il nostro caffè. Anche nel caso in cui si opti per un contenitore ermetico, il prezioso alimento è sottoposto allo sbalzo di temperatura, creando facilmente una condensa che andrà a rovinare il caffè contenuto all’interno.
(fonte: Pasqualini Caffè, Caffè Vergnano)