Un recente studio pubblicato sulla rivista Psychopharmacology specifica come il caffè possa essere considerato un antidolorifico naturale. A rendere nota la notizia è stata la ICO (International Coffee Organization) a pochi giorni da quella che sarà la Giornata internazionale del caffè, avviata in collaborazione con l’Onu; lo studio ci dice che due tazzine di caffè al giorno contribuiscono a sopportare meglio il dolore, innalzandone la soglia di tollerabilità.
Lo psicologo Burel Goodin ha condotto lo studio coinvolgendo nella sua ricerca uomini e donne tra i 19 e i 77 anni, stimando un consumo medio giornaliero di 170 milligrammi di caffeina, pari a circa due tazzine. Dopo avere effettuato diverse prove per stimolare il dolore, i partecipanti hanno rilevato un innalzamento della soglia del dolore sensibile.
Tenuto conto di altri fattori – quali sesso, consumo di fumo o alcol – che possono modificare la tolleranza al dolore, è emersa una effettiva capacità analgesica associata alla caffeina.
Ovviamente il team che ha lavorato alla ricerca ha tenuto a precisare che i risultati non sconfessano l’efficacia dei farmaci; tuttavia, suggeriscono di valutare alternative naturali per quelli che possono essere i dolori più comuni che spesso vengono gestiti con l’assunzione di analgesici da banco.
(fonte: www.ilsussidiario.net)